i
Maestri
Nota: In corsivo tra
le
parentesi (*...*) abbiamo riportato
alcuni cenni storici recuperati dalle testimonianze orali dei musicanti
piu' anziani da Leonardo Pasqualini in occasione del Centenario di
Fondazione.
- M°
Persi
Fabrizio di Castelleone di
Suasa (dal
1992 ad oggi)
- M°
Nicoletti
Sauro di Fano (dal
1978
al 1992) (*a
causa dei tanti musicanti la
sala prove non era piu' sufficiente e quindi in attesa che il Comune
restaurasse l'attuale Grotta Comunale, le prove venivano svolte alcune
volte presso la Palestra e altre volte presso la Casa del Popolo*)
- M° Riccardi
Mario di Orciano di Pesaro
(dal
1972 al 1978) (*le prove hanno
iniziato a svolgersi sotto il Comune, di fianco la sala consiliare*)
- M° Bartoli
Omero di Fratte Rosa
(dal 1955 al
1972) (*dopo Bartoli la direzione
dei corsi di orientamento musicale è passata ad Elvio Galli*)
- M° Paolucci di Corinaldo (anni 1950)
- M° Mastrocola
di Loro Piceno (anni 1940)
- M° Gabrielli
Giuseppe di Castelleone di
Suasa (*Le
prove per quei tempi erano
una grande attrattiva sia per coloro che volevano imparare sia
per chi voleva ascoltare musica e venivano fatte due o tre volte alla
settimana bevendo insieme fiaschi di vino. Fino a quando è
rimasta la Torre vicino alla Chiesa il campanone , che attualmente
è sulla torre dell'orologio sopra l'ex chiesa di Sant'Antonio,
dettava i ritmi delle giornate e veniva usato anche per avvisare tutti
che quella sera ci sarebbero state le prove, annunciandole con 40
tocchi*)
- M° Storoni di Monsano
- M° Montalbini
di Jesi
- M° Montevecchi
di Corinaldo (*Con lui sono iniziate
le prove in
palestra*)
- M° Bedinelli
di Castelleone di Suasa (*Ha
iniziato sotto il vecchio ospedale
nel castello , per spiegare agli allievi il valore delle note, prendeva
come esempio una mela e la spaccava in due, in quattro etc...*)
(*La scuola di musica fino al M°Gabrielli veniva svolta dal maestro
e dai musicanti piu' anziani che impartivano le prime lezioni di musica
durante la giornata, nei ritagli di tempo, a casa; poi il
M°Paolucci
ha iniziato un corso vero e proprio, proseguito poi da Bartoli;
successivamente Elvio Galli inizia a svolgere il corso e rimarrà
ad aiutare i maestri Riccardi e Nicoletti fino a quando nel 1982 su
iniziativa del maestro Nicoletti il corso viene diviso in quattro
sezioni: Solfeggio, Ottoni, Flauti, Strumenti ad Ancia*)
(*Tra le due guerre mondiali a
Castelleone di Suasa esistevano due Bande: quella "Cittadina" (rossa)
comunale e quella denominata "dei Ceccaroni" (bianca) parrocchiale
instituita da Don Vincenzo Renzi. Tra le due Bande c'era una grossa
rivalità che sfociava in vere e proprie "cagnare" quando si
incontravano i musicanti. Ai servizi di Castelleone di Suasa suonavano
tutte e due le bande. Poi le bande dopo la guerra si sono fuse insieme
e gli strumenti della parrocchia sono stati dati dal parroco alla Banda
Cittadina con l'obbligo di effettuare gratuitamente alcuni servizi
religiosi come il Corpus Domini e la Festa del Patrono*)
(*Sin dalla sua fondazione la banda
svolgeva molti servizi nei paesi limitrofi*)
Una testimonianza storica di
Mons.
Umberto Gasparini tratta dal secondo
volume sulla storia del nostro paese: "Castelleone di Suasa - 2 - Vita
Castellana" - 1989 - pagg. 135-136
20 - Fanfara e Banda Musicale
A Castelleone esisteva
già la Banda Musicale fin dal 1888 [ndr: forse un errore
di trascrizione
o esiste un documento dell'esistenza della Banda anteriore al 1898?] , ma il giovane Pievano don Renzi volle,
forse per contrasti di natura ideologica, creare dapprima una Fanfara
Parrocchiale (formata da 6 persone che suonavamo le lunghe trombe "a
pistone") nel 1911: poi nel 1920 acquistò gli strumenti per una
Banda vera e propria.
Questa visse e
prestò servizio fino al 1930 (circa), poi, per la mancanza del
Maestro e per il desiderio di fondere i due Complessi Bandistici, la
Banda Parrocchiale cessò la sua attività e il Pievano
cedette, gratuitamente, gli strumenti al "Dopolavoro Piccioni
Pompilio", che gestiva la Banda Comunale.
Furono ceduti i seguenti strumenti: Grancassa - Piatti - 2
Clarini - 3 Corni - 1 Bombardino - 3 Genis - 1 Basso da fanfara - 1
Basso in fa - 1 Tamburello (queste notizie sono state fornite da Ezio
Belfanti, anziano Musicante e dalla ricevuta rilasciata dal
"Dopolavoro" all'atto di ricevere gli strumenti, conservata in archivio
Parr.).
Anche ai nostri giorni la Banda Cittadina è
fiorente (30 elementi circa) e ha un buon vivaio nella Scuola di musica
con orientamento bandistico. Nel 1979, il 18 ottobre, 300 castelleonesi
accompagnarono la Banda a Roma, dove in Piazza S.Pietro suonò
per il Papa e per migliaia di Pellegrini.
Sempre nel 1979, per iniziativa del M. Sauro nicoletti, la
Banda di castelleone, insieme con le Bande di S.Lorenzo in Capo,
Mondavio, Orciano, Fratterosa, formò la "Banda Città di
Suasa", con applaudite esibizioni in Italia e all'estero (Le singole
Bande conservano la loro autonomia).
Altra testimonianza storica
sulle origini della banda l'abbiamo
da un passo di Raoul Mancinelli tratto dal primo volume sulla storia
del nostro paese: "Castelleone di Suasa - 1 - Vicende Storiche" - 1984
-
pag.283
Tra il 1897 e il 1898
"un'eletta di
giovani volenterosi, animata dal sentimento del maggior decoro del
paese nativo" 49,costituisce la Società Filarmonica.
Il comune destina a provvisoria "Scuola di Musica" l'aula della Scuola
Elementare mista 50, in attesa
della redazione di un progetto di massima per la ristrutturazione del
seminterrato sottostante la sede comunale (riattabile con un impegno di
spesa di 200 lire circa) perchè venga messo a servizio della
banda; ciò che non avviene, e riuscirà invece ottanta
anni dopo all'amministrazione guidata dal sindaco Casagrande che,
concretando una singolare e fortuita identità di scelta con i
predecessori d'un tempo, giudicherà ristrutturabile quello
stesso ambiente a servizio del sodalizio musicale castelleonese: un
esempio di atipico "ricorso" storico in chiave locale, che riportiamo a
titolo di cronaca. Come a titolo di cronaca ci piace trascrivere
l'ammontare nello stesso periodo dello stipendio del Maestro di Musica,
fissato in 500 lire annue 51, che nemmeno allora crediamo
dovessero rappresentare una gran cifra.
___________
49 AMCS, Atti del Consiglio Comunale, verbali delle sedute
dell'anno 1897.
50 AMCS, Atti del Consiglio Comunale, verbali delle sedute
dell'anno 1898.
51 AMCS, ib.
Da
Capo
Pagina aggiornata a sabato 7 maggio
2005
